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Il Mondo del Lavoro Sportivo in Italia: Un Cambiamento Epocale
In questa intervista di Giancarlo Lobasso con l’avvocato Nicola Soldani, esperto in diritto del lavoro, si รจ analizzato il profondo cambiamento normativo che ha interessato il mondo dello sport in Italia, in particolare con la Riforma dello Sport del 2021.
Un Rapporto Tortuoso: Sport e Lavoro
L’avvocato Soldani ha spiegato che il legame tra sport e lavoro รจ stato a lungo complicato. Tuttavia, la Riforma dello Sport del 2021 ha segnato una svolta “epocale”, riconoscendo finalmente tutti gli attori del mondo sportivo (atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici e sportivi, e con la riforma anche gli arbitri e direttori di gara) come lavoratori sportivi a tutti gli effetti.
Questo percorso รจ iniziato alla fine degli anni ’70, quando una sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano sul calcio professionistico riconobbe implicitamente l’attivitร di un atleta come lavoro. Questo portรฒ, nel 1981, alla Legge 91 sul professionismo sportivo, che perรฒ regolamentava solo una piccolissima parte del mondo sportivo italiano.
La Distinzione tra Professionismo e Dilettantismo: Un Vuoto Normativo Colmato
Un punto cruciale evidenziato da Soldani รจ la distinzione tra:
Sport Professionistici: In Italia, solo calcio (Serie A, B, C), basket, golf e ciclismo sono riconosciuti come professionistici dalle rispettive federazioni. Ciรฒ significava che solo una minima percentuale di atleti rientrava nella normativa del lavoro sportivo professionistico.
Sport Dilettantistici: Per decenni, c’รจ stato un vuoto normativo nel dilettantismo. I compensi percepiti da collaboratori sportivi dilettantistici erano classificati come “redditi diversi” a fini fiscali, privi delle tutele e dei benefici del lavoro tradizionale (es. previdenza, assicurazione infortuni). Questo creava situazioni paradossali: atleti di alto livello in sport non riconosciuti come “professionistici” (come i pallavolisti di Serie A o della nazionale) erano considerati dilettanti e affrontavano le stesse problematiche di un semplice istruttore di palestra. Spesso, la mancata qualifica di “professionismo” era legata a ragioni economiche, dato che i rapporti di lavoro formali comportano costi maggiori.
La Nuova Definizione di “Lavoratore Sportivo”
Con la riforma del 2021, la definizione di “lavoratore sportivo” รจ diventata onnicomprensiva:
ร lavoratore sportivo chiunque svolge attivitร di atleta, allenatore, direttore tecnico, direttore sportivo, istruttore, preparatore atletico e, con la riforma, anche direttore di gara, dietro corrispettivo, a prescindere dal professionismo o dilettantismo in cui opera, e a favore di un organismo, ente o associazione sportiva.
Per rientrare in questa definizione, l’attivitร deve essere riconosciuta dal CONI e afferire a una specifica federazione sportiva. Ad esempio, mentre la zumba รจ un’attivitร fisica, non rientrerebbe tipicamente in un contratto di lavoro sportivo a meno che non sia inquadrata in una federazione fitness riconosciuta. Al contrario, un istruttore di arti marziali puรฒ essere riconosciuto come lavoratore sportivo, dato che le arti marziali sono sport riconosciuti.
Tutele e Garanzie per i Lavoratori Sportivi
Oggi, i lavoratori sportivi godono in larga parte delle stesse tutele fiscali, previdenziali e assicurative degli altri lavoratori. Tuttavia, esistono alcune specificitร :
No Reintegra in Caso di Licenziamento Illegittimo: A differenza del diritto del lavoro generale, non รจ prevista la reintegra sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo.
Assenza di Patti di Non Concorrenza: Le norme sui patti di non concorrenza non si applicano. Questo consente agli atleti di cambiare squadra liberamente alla scadenza del contratto.
Flessibilitร di Mansioni: Le norme sullo ius variandi (il diritto del datore di lavoro di modificare unilateralmente le mansioni del dipendente) non si applicano pienamente. Un allenatore puรฒ, ad esempio, mettere un giocatore in panchina senza che ciรฒ venga considerato un “demansionamento” nel senso tradizionale.
I Calciatori Professionisti: Lavoratori Subordinati
Per quanto riguarda i calciatori professionisti di Serie A, l’avvocato Soldani conferma che nella stragrande maggioranza dei casi sono lavoratori subordinati. I loro contratti devono essere stipulati per iscritto e basarsi su moduli federali concordati tra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali, che stabiliscono un rapporto di lavoro subordinato.
Per ulteriori informazioni, รจ possibile contattare l’Avvocato Nicola Soldani al 347 900 1839 o via email all’indirizzo nicolasoldani.com.