🟡 𝐀𝐕𝐕. 𝐀𝐋𝐅𝐑𝐄𝐃𝐎 𝐓𝐑𝐀𝐕𝐀𝐆𝐋𝐈𝐎𝐍𝐄 – 𝐀𝐕𝐕𝐎𝐂𝐀𝐓𝐎 𝐏𝐄𝐍𝐀𝐋𝐈𝐒𝐓𝐀 𝐄 𝐀𝐕𝐕𝐎𝐂𝐀𝐓𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐈𝐓𝐓À 𝐃𝐄𝐋 𝐕𝐀𝐓𝐈𝐂𝐀𝐍𝐎

In un’intervista su “Avvocati Regione Lazio”, l’avvocato penalista e della Città del Vaticano, Alfredo Travaglione, ha discusso le cause di nullità del matrimonio, differenziando tra diritto statuale e canonico.

Matrimonio Statuale vs. Matrimonio Canonico
Matrimonio Statuale: È considerato un negozio giuridico. La sua fine, tramite separazione consensuale o giudiziale, porta alla cessazione degli effetti civili. Per la separazione, basta dichiarare l’incompatibilità caratteriale.

Matrimonio Canonico: È una promessa o giuramento incondizionato (“nel bene e nel male, nella salute e nella malattia, nella ricchezza e nella povertà”). L’annullamento si basa su capi di nullità specifici e deve essere provato. La famosa frase “ciò che Dio unisce, nessuno osi separare” viene “giustificata” attraverso i privilegi Petrino e Paulino, con il privilegio Petrino (dato al Papa e da lui esteso ai tribunali) che permette l’annullamento.

Capi di Nullità del Matrimonio Canonico
L’annullamento del matrimonio canonico si ottiene solo provando specifici “capi di nullità”, tra i più importanti:

Incapacità di intendere e di volere: Mancanza di uso di ragione o incapacità di comprendere i diritti e i doveri essenziali del matrimonio. Spesso richiede una perizia medico-legale.

Timore o Violenza: Il matrimonio è stato contratto per paura di ritorsioni o per violenza (fisica, psicologica) sulla persona o sulla sua famiglia.

Simulazione del Consenso: Uno o entrambi i coniugi escludono con un atto positivo di volontà una o più proprietà essenziali del matrimonio (es. fedeltà, prole) o il matrimonio stesso. Ciò include la simulazione totale (quando si acconsente solo in apparenza) o la simulazione parziale (riguardante uno dei “tre bona” di Sant’Agostino: bonum fidei – fedeltà, bonum sacramenti – indissolubilità, bonum prolis – procreazione).

Impotenza: Nel diritto canonico, l’impotenza può essere assoluta o relativa (impedimento alla procreazione solo con quel coniuge specifico). Se provata, può portare all’annullamento, dato che la procreazione è uno dei beni del matrimonio.

Simulazione della “mentalità divorzista”: Se una persona si sposa già con la mentalità di poter divorziare o tradire, e questa mentalità era stata esplicitata o era conosciuta dalla controparte o da terzi prima del matrimonio, può essere causa di nullità.

L’avvocato Travaglione sottolinea che la “partita” dell’annullamento si gioca principalmente su ciò che accade prima del fatidico “sì”.

Processo e Tempi dell’Annullamento
Procedura: L’annullamento si avvia con un’istanza (libello) presentata da uno dei coniugi (l’attore), che espone le sue richieste e indica il capo di nullità. Le prove possono includere consulenze mediche, testimonianze e dichiarazioni delle parti.

Tempi: Grazie alla riforma di Papa Francesco, ora basta una singola sentenza affermativa (non più due) per velocizzare i tempi. Generalmente, il processo può durare circa un paio d’anni, ma i tempi possono dilatarsi se sono necessarie perizie mediche.

Sentenza: La sentenza può essere affermativa (il matrimonio è dichiarato nullo) o negativa (il matrimonio è ritenuto valido). In caso di sentenza negativa, è possibile ricorrere in Rota Romana.

Effetti Civili: Non tutte le sentenze di nullità canoniche possono essere riconosciute dallo stato italiano. Quelle che lo sono, una volta riconosciute dalla Corte d’Appello, producono effetti “ex tunc” (da allora), rendendo il negozio giuridico matrimoniale come se non fosse mai esistito e annullando tutti gli effetti economici e successori. Questo è il motivo principale dell’aumento delle richieste di nullità matrimoniale.

Nuove Nozze: Una volta ottenuta la nullità, spesso la sentenza può richiedere l’autorizzazione dell’Ordinario del luogo (il Vescovo) per contrarre un nuovo matrimonio, specialmente se il capo di nullità ha lasciato dubbi e richiede un ulteriore colloquio per comprendere la situazione del richiedente.