Il video presenta un’intervista con l’avvocato Jacopo Danti sulle recenti modifiche alla legge che regola la responsabilitΓ dei sindaci nelle societΓ di capitali. La nuova normativa, in vigore dal 12 aprile 2025, Γ¨ la legge n. 35/2025, che modifica l’articolo 2407 del Codice Civile.
La vecchia normativa e le sue criticitΓ
L’avvocato Danti spiega che la modifica della legge era necessaria per diverse ragioni:
Ingiustizia sostanziale: Precedentemente, la responsabilitΓ dei sindaci per l’omesso controllo era equiparata a quella degli amministratori che compivano atti illeciti, anche se il loro ruolo era solo di vigilanza e non di gestione. La giurisprudenza tendeva a stabilire la responsabilitΓ dei sindaci in modo quasi oggettivo.
Ampliamento dei doveri: In seguito all’introduzione del Codice della crisi d’impresa, i doveri dei sindaci sono aumentati notevolmente, includendo l’obbligo di segnalare agli amministratori i segnali di crisi e persino di chiedere la liquidazione giudiziale in caso di inerzia dell’organo amministrativo.
Le modifiche introdotte dalla nuova legge
La legge n. 35/2025 apporta due modifiche principali:
Limiti quantitativi alla responsabilitΓ : Viene eliminata la responsabilitΓ solidale del sindaco con gli amministratori e si introduce un “cap” quantitativo, ovvero un tetto massimo al risarcimento. Il risarcimento non puΓ² superare un multiplo del compenso annuo percepito dal sindaco:
15 volte il compenso, se questo Γ¨ pari o inferiore a 10.000 euro.
12 volte il compenso, se compreso tra 10.000 e 50.000 euro.
10 volte il compenso, se superiore a 50.000 euro.
L’avvocato evidenzia una potenziale svista nel testo (“compenso percepito” anzichΓ© “deliberato”) che potrebbe generare distorsioni, ma ritiene che l’interpretazione corretta sarΓ quella che fa riferimento al compenso deliberato, indipendentemente dall’effettiva riscossione.
Prescrizione: Viene stabilito che la prescrizione dell’azione di responsabilitΓ contro i sindaci decorre dal deposito della relazione relativa all’esercizio in cui si Γ¨ verificato il danno.
Questioni aperte e coordinamento futuro
Secondo l’avvocato Danti, la nuova normativa lascia alcune questioni irrisolte, che dovranno essere chiarite dalla giurisprudenza:
Coordinamento con la figura del revisore: La responsabilitΓ del revisore dei conti (regolata da un’altra legge) rimane illimitata e solidale con quella degli amministratori. Γ auspicabile che il legislatore intervenga per equiparare le due figure. A tal proposito, un disegno di legge Γ¨ giΓ in discussione.
Diritto intertemporale: Non essendoci una norma transitoria, sorge il dubbio sull’applicabilitΓ delle modifiche ai procedimenti in corso.
Per la limitazione quantitativa, si tende a considerare la norma procedurale e quindi applicabile anche ai giudizi in atto.
Per la prescrizione, si considera un’incidenza sul diritto sostanziale, pertanto la norma non dovrebbe avere effetto retroattivo per evitare che l’azione di un soggetto danneggiato diventi prescritta con effetto immediato.
