L’intervista tratta del tema del pubblico impiego non contrattualizzato con l’avvocato Pierfrancesco Saltari.
Cos’Γ¨ il pubblico impiego non contrattualizzato?
Il pubblico impiego non contrattualizzato si riferisce a categorie di personale della pubblica amministrazione il cui rapporto di lavoro Γ¨ regolato dal diritto pubblico, e non da un contratto collettivo. Le controversie di lavoro per questi dipendenti sono gestite dalla giurisdizione del giudice amministrativo (Tribunali Amministrativi Regionali e Consiglio di Stato), a differenza dei dipendenti pubblici contrattualizzati, le cui cause ricadono sotto il giudice ordinario del lavoro.
Categorie di personale
Le principali categorie di dipendenti non contrattualizzati includono:
Magistrati e pubblici ministeri.
Avvocati e procuratori dello Stato.
Personale delle Forze di Polizia e militari (Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Esercito, Guardia di Finanza, Marina Militare, Aeronautica Militare, Carabinieri).
Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
Personale della carriera diplomatica e prefettizia.
Professori e ricercatori universitari.
Focus: Il trasferimento per la tutela della famiglia
L’avvocato Saltari si concentra in particolare su una misura a sostegno della genitorialitΓ : la possibilitΓ per un dipendente non contrattualizzato (in particolare delle Forze di Polizia e dei militari) di richiedere un trasferimento temporaneo (art. 42-bis del D.Lgs. 151/2001) per riunirsi all’altro genitore con un figlio minore di tre anni.
Caratteristiche del beneficio:
Obiettivo: Avvicinare i genitori che lavorano in sedi distanti, a tutela del diritto del minore di crescere con entrambi i genitori.
Condizioni: L’amministrazione puΓ² concedere il trasferimento solo se ci sono due presupposti:
Un posto vacante nella sede di destinazione.
Il nulla osta da parte delle amministrazioni di provenienza e di destinazione.
Recente evoluzione normativa: A seguito di una riforma del 2017, la possibilitΓ per l’amministrazione di negare il trasferimento si Γ¨ ampliata. Prima era consentito solo in caso di “esigenze eccezionali”, mentre ora si puΓ² negare in presenza di “motivate esigenze di servizio”, rendendo piΓΉ facile il diniego.
Questioni legali e giurisprudenziali
L’avvocato evidenzia due importanti sviluppi recenti:
PiΓΉ figli: La giurisprudenza ha chiarito che il beneficio puΓ² essere richiesto per ogni figlio e i periodi di trasferimento concessi sono cumulabili. La norma si applica ai “genitori”, quindi non Γ¨ necessario essere sposati.
Residenza familiare: Una recente sentenza della Corte Costituzionale (99/2024) ha stabilito che la richiesta di trasferimento puΓ² essere fatta anche verso una sede ubicata nella stessa regione o provincia in cui si trova la residenza familiare, e non solo dove lavora l’altro genitore.
Sedi di servizio nella stessa regione/provincia: L’avvocato ha sostenuto con successo in tribunale che il trasferimento dovrebbe essere concesso anche quando i genitori prestano servizio nella stessa regione ma a grandi distanze, per evitare un’irragionevole disparitΓ di trattamento.